Project Description
Dal 2001, Gil Cohen-Magen, fotografo di reportage pluripremiato ha lavorato ad una serie di saggi fotografici sulle comunità ebraiche ultra-ortodosse di Gerusalemme.
Non può essere considerato “un altro foto-giornalista” intrigante alla ricerca del sensazionalismo; Gil è una persona curiosa ed affabile, desideroso di scoprire, imparare e catturare i preziosi momenti che si consumano a Meah She’arim.
La comunità ultra-ortodossa di Israele è spesso inquadrata come omogenea, ma in realtà questo non è proprio cosi. Ci sono diverse forme di giudaismo Haredi e gli ebrei chassidici sono solo un ramo. All’interno di questo ramo, ci sono decine di diverse correnti chassidiche, sia grandi che piccole, ognuna con le proprie caratteristiche distintive.
Cohen-Magen ha iniziato a fotografare in particolare due sette altamente conservatrici e nella prima parte del suo progetto ha lavorato per costruire quelli che sono i fondamenti di fiducia e rispetto reciproci. Le fotografie di Cohen-Magen sono intime e rivelano questo mondo spirituale e segreto. Il suo lavoro trascende il fotogiornalismo puro e semplice per diventare un’opera artistica. I tribunali fotografati da Cohen-Magen raccontano una storia che svela le sfumature della comunità chassidica e rompe molti degli stereotipi. Utilizza la sua fotocamera come strumento di diplomazia, puntando a colmare il divario tra il secolare Israele e l’ultra-ortodosso.
“Sebbene la maggior parte dei residenti di Meah She’arim sono timidi di fronte alla fotocamera – hanno tendenza a mettersi le mani di fronte al volto quando gli interlocutori invadono la loro privacy con le fotocamere – il fotografo di Reuters Gil Cohen-Magen ha “ammorbidito” i loro cuori e guadagnato la loro fiducia. Le pareti di Meah She’arim sono alte, negli ultimi dieci anni, Cohen-Magen è stato autorizzato ad entrare nei santuari più nascosti di alcuni dei tribunali chassidici più isolati, raccontando storie illustrate della loro vita sule quali molti israeliani possono solo speculare”.
Aryeh Ehrlich
Mishpacha Magazine
Cohen-Magen dice del suo lavoro
Per tutta la mia vita ho considerato gli ultra-ortodossi come egoisti e fanatici, ma il mio lungo e continuo lavoro di documentazione che dura da dieci anni mi ha esposto ad un’altra visione di questa cultura. Ero sorpreso di scoprire che a poche centinaia di metri di distanza dal mio quartiere d’infanzia esisteva un intero mondo, un modo di vivere di cui non sapevo nulla. Non riuscivo a credere che nonostante il mio amore per la macchina fotografica, non avevo mai pensato di rompere il muro virtuale di ferro che ci separava per andare a fotografare



