Project Description
Grey Vista è una ricerca fotografica cromatica che ruota intorno alle conseguenze delle perturbazioni e degli spostamenti che avvengono con le eruzioni vulcaniche. L’autore D.P. Mahardika, esplora il paesaggio e le relazioni che gli umani forgiano attorno ad esso, in un luogo in cui miti e storie sono attaccati alla “montagna di fuoco” (Monte Merapi) da più di centinaia di anni.
Quando il vulcano aumenta la sua attività vulcanica e scoppia, gran parte della preoccupazione sono gli abitanti intorno ad esso. Agli abitanti è stato chiesto di evacuare e spostarsi verso un terreno più sicuro. Oltre agli impatti umani, le eruzioni vulcaniche colpiscono anche la vegetazione e gli ecosistemi intorno alla montagna.
Quando il vulcano aumenta la sua attività vulcanica e scoppia, gran parte della preoccupazione sono gli abitanti intorno ad esso. Agli abitanti è stato chiesto di evacuare e spostarsi verso un terreno più sicuro. Oltre agli impatti umani, le eruzioni vulcaniche colpiscono anche la vegetazione e gli ecosistemi intorno alla montagna.
Alla fine dell’ottobre 2010, il Monte Merapi ha iniziato una serie sempre più violenta di eruzioni che è proseguita fino a novembre. Oltre 350.000 persone sono state evacuate dall’area colpita. 353 persone sono state uccise durante le eruzioni. Il Monte Merapi è noto per essere uno dei vulcani più pericolosi e attivi al mondo. Nonostante ciò, oltre un milione di persone vivono vicino all’imponente vulcano e alcuni villaggi si trovano a soli 2 km dalla sua cima.
Le eruzioni vulcaniche hanno generalmente un impatto sugli ecosistemi e sulla vegetazione circostante. Alcune delle attività vulcaniche che potrebbero avere un impatto sulla vegetazione in mezzo sono flussi lavici e piroclastici, che possono raggiungere temperature di 700 gradi Celsius che scivolano ad alta velocità. Sul Merapi, gli indonesiani chiamavano questo fenomeno “wedhus gembel”.
L’impatto del “wedhus gembel” o dei flussi piroclastici sono molteplici, a partir dall’incendio che brucia la vegetazione, gli alberi e le altre piante, sepolti poi da una pila di materiale solido proveniente dal vulcano. Gli edifici vengono danneggiati, i villaggi distrutti, la terra si copre di cenere e crea un’enorme “grey vista”.