Project Description
La straordinaria capacità degli animali di accettare la disabilità con normalità, immortalata negli scatti d’autore di Gianluca Balocco e nei racconti di chi con loro ha saputo andare oltre l’umano pregiudizio.
Quel pregiudizio che gli animali non hanno avuto nel farsi accudire da persone con disabilità gravi che, grazie al progetto “diversamente utile”, hanno avuto l’opportunità di essere protagoniste nel prendersi cura di altri esseri viventi.
Un libro per gli occhi, per il cuore ma soprattutto per la mente umana troppo spesso schiava di stereotipi, paure e preconcetti che impediscono di accettare, vivere e valorizzare la vita semplicemente per quella che è.
L’associazione voci oltre noi che per finalità promuove la cultura della diversità e delle pari opportunità con questo lavoro intende proseguire l’opera di sensibilizzazione e diffusione di tale cultura e allo stesso tempo raccogliere fondi per sostenere animali in difficoltà.
Sull’animale domestico per eccellenza, il cane, sicuramente è stato detto molto. Il progetto che presentiamo infatti non vuole indagare sul rapporto tra la razza umana e quella canina o affrontare temi noti come quello della fedeltà, dell’amicizia o della somiglianza con l’uomo.
Ci poniamo in effetti di fronte ad una questione delicata, non facilmente dimostrabile ma solo riscontrabile e forse per questo ancor più intrigante: qual è la consapevolezza del cane nell’essere cane? Sia chiaro che questo nostro approccio non deriva da speculazioni filosofiche, ontologiche o teologiche. Partiamo dall’osservare i fatti e dalla curiosità che questi ci sollecitano.
Un cane conserva immutata la propria “caninità” anche se cambiano le condizioni intorno ad esso o nel caso in cui le proprie condizioni fisiche mutassero a causa di un incidente o per genetica. Nelle relazioni tra i cani si suppone non vi siano differenze di percezione reali o indotte. Tuttavia in un branco ci sono notoriamente comportamenti e dinamiche di relazione molto chiare perché questo sistema rafforza la selezione e la sopravvivenza.
Ma a livello percettivo e di consapevolezza ogni cane sia esso cieco, zoppo, di razza o meticcio si comporta e viene percepito dall’altro come un suo simile. Se per caso incontrassimo un cane a cui sono state amputate le zampe posteriori che si muove appoggiato col bacino su un carrellino avremmo senza dubbio come umani un moto di pietà o forse di fastidio. Presumiamo che questo non succederebbe se lo stesso incontro avvenisse tra due cani.
In quest’ultimo caso si stabilirebbero piuttosto delle normali relazioni mediate dal rapporto e dai comportamenti delle parti: gioco, competizione o sessualità!