INIZIA

L’architettura della fotografia. L’arte di e-levare

Il volume descrive e illustra la mia fotografia che presenta caratteristiche in comune con l'architettura
di Maurizio Paolo Grassi

Project Description

Il volume descrive e illustra la fotografia d’arte di Maurizio Paolo Grassi che presenta caratteristiche in comune con l’architettura in quanto formata dagli stessi elementi strutturali, funzionali ed estetici.

Il percorso fotografico dell’artista, iniziato alla fine degli anni ’70 del Novecento, abbraccia vari temi che vanno dalla ricerca grafica, allo studio del corpo in movimento, alla lettura del paesaggio e delle forme architettoniche nello spazio urbano.

Ampio spazio è dedicato alle opere uniche contemporanee realizzate per mezzo della stampa manuale in resino-pigmentype (derivata dalla resinotipia), tecnica che consente di mettere in evidenza l’essenza e la matericità e permette di ottenere esemplari unici non riproducibili.

L’artista ha studiato una certificazione multimediale delle fotografie realizzate denominata “LE-Strip” che permette inequivocabilmente di conoscere tutti i dati dell’opera e crea una “pipeline” fra l’opera d’arte reale, stampata su carta e la sua proiezione virtuale che si genera con le informazioni presenti nel web.

Il volume contiene numerose immagini delle principali realizzazioni dell’artista.

Specifiche libro

Lingue:Italiano

Author Informations

NomeMaurizio Paolo Grassi
Paese Italy
Sito webhttp://www.lephotoart.com

Biografia

Maurizio Paolo Grassi nasce in Toscana a Carrara nel 1961.
Sin dall’infanzia frequenta i laboratori di lavorazione del marmo, dove ha modo di vedere come nasce la scultura che Michelangelo definiva arte “che si fa per forza di levare”. E’ in questo periodo che sviluppa la concezione della fotografia come processo di rimozione del superfluo.

Nella metà degli anni ’70 del ‘900 inizia un percorso artistico che utilizza il linguaggio fotografico come strumento di ricerche legate ai temi grafici del paesaggio e delle persone.

Si laurea in architettura nel 1988 all’Università di Firenze con il professor Alberto Breschi, con una tesi sull’archeologia industriale. Negli anni successivi affianca il lavoro di architetto alla ricerca fotografica sviluppando una serie di temi artistici dedicati alla lettura del paesaggio e al colore nelle città.

Nel 2016, insoddisfatto delle stampe ottenute in camera oscura o con i procedimenti digitali mette a punto un nuovo metodo di stampa fotografica completamente manuale denominato “resino-pigmentype”.

Utilizzando tale processo oggi realizza opere monocromatiche stampate su carta per acquerello completamente sensibilizzata e trattata manualmente creando effetti sorprendenti e stampe sempre diverse le une dalle altre.

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